Innovate

Il fondatore di VISA - Dee Hock - era solito ripetere che “Il problema non è mai come farsi venire in mente qualcosa di nuovo e innovativo ma come eliminare le vecchie convinzioni!”. Oggi nelle Organizzazioni si parla molto di innovazione e altrettanto di cultura dell’innovazione. Non si tratta più di un “nice to have”, ma di un approccio filosofico che deve caratterizzare le dinamiche e i comportamenti organizzativi. “INNOVATE OR ….” è uno degli 8 principi che abbiamo strutturato nel nostro manifesto della cultura digitale, uno degli 8 elementi per mettere in moto la chimica della trasformazione digitale. 

L’innovazione è un gioco di squadra, un’attività in cui lo sforzo del singolo individuo diventa qualcosa di più. Le organizzazioni veramente innovative sono quelle capaci di attivare e poi combinare gli elementi singoli di “genialità” delle persone in un’opera collettiva. Così intesa, la cultura dell’innovazione è profonda (Alf Rehn – Docente di Innovazione, Design e Management – University of Southern Denmark), e caratterizza tutta la visione aziendale. Non è sufficiente fare in azienda qualcosa di tendenza, qualcosa di disruptive per essere un’organizzazione che alimenta una cultura innovativa. 

Non basta adottare le novità, non è sufficiente fare qualcosa perché altri la stanno cavalcando come moda del momento. Non stiamo facendo innovazione se non stiamo producendo vero cambiamento, valore e impatto. Se la tecnologia avanzata viene adottata per “risolvere” problemi secondari, ancora una volta non si sta facendo innovazione nel vero senso del termine. 

Quindi cosa possiamo fare per coltivare una sana e utile cultura innovativa all’interno dei nostri spazi aziendali? 

Iniziamo a mettere le persone al centro, a concepirle come motore della trasformazione e spingerle a contribuire alla rivoluzione della cultura aziendale. Lasciare che contribuiscano alla creazione delle condizioni necessarie per favorire l’innovazione. 

I Leader dell’Organizzazione hanno un ruolo chiave nell’applicazione del principio “INNOVATE OR…DIE!”: non devono produrre una visione e produrre innovazione in prima battuta ma devo impegnarsi a creare un “luogo” (fisico, digitale, mentale) in cui le persone sentono di poter aver modo di contribuire, di svolgere quello sforzo necessario per dare soluzione ai problemi in modo innovativo ma anche mettere in moto la necessaria formazione (learning by doing, learning by sharing). 

E in concreto cosa altro possiamo fare?  

Iniziamo a dare il giusto peso alla tecnologia e alla sua adozione. Gli strumenti tecnologici ci abilitano a fare in modo nuovo e/o in modo più semplice e immediato. Non esistono strumenti perfetti per definizione. È corretto quindi condividere le esigenze e passare al vaglio lo strumento più adatto in risposta a quelle esigenze. Ed è altrettanto utile evitare di imporre “top down” i tool e la tecnologia. 

Valorizziamo le caratteristiche e le attitudini di ciascuno. Non siamo tutti “creativi” o “problem solver” ma possiamo far confluire le nostre capacità in un lavoro di squadra valorizzando le differenze, anzi giovandone.  

L’innovazione è il frutto di sinergia, di punti di vista differenti, di idee che si contrappongono, di pazienza e di un gran coraggio nello smettere di fare le cose come “le si è sempre fatte” e a farlo proprio mentre tutto procede con successo. Abbiamo quindi bisogno di una cultura non basata sul giudizio ma sul feedback, sulla revisione per valorizzare gli errori, per individuare i problemi non risolti. 

Per innovare abbiamo bisogno di collaborare, di apprendere e scoprire e di rendere agile e integrato il processo decisionale. 

 Collaborare, in ottica di innovazione, non significa però soltanto “lavorare insieme”. L’innovazione non richiede una semplice cooperazione (che intendiamoci è già cosa impegnativa da sola!) ma una collaborazione creativa che può implicare (anzi deve!) discussioni accalorate e frequenti contrasti. E per evitare che il confronto diventi conflitto, le organizzazioni e i loro leader devono promuovere un confronto profondo creando occasioni e contesti, creado lo spazio di innovazione. 

 Ecco perché per innovare in modo utile, dobbiamo diventare orchestratori di tensioni e confronti e allestitori di spazi liberi e creativi.  

E voi quali sono i valori condivisi che alimentano la vostra agilità creativa volta ad innovare?