Share
Viviamo nell'era della collaborazione e della complessità. In questo contesto le organizzazioni che vogliono competere sono impegnate in un processo di trasformazione verso un approccio agile in cui la condivisione risulta uno dei principi chiave. “Share!” è il principio che apre il nostro Manifesto e da cui è scaturita la nostra riflessione sui principi-chiave della cultura digitale.
Collaborare (co‐labore) vuol dire lavorare insieme, il che implica una condivisione di compiti, con l’esplicita intenzione di "aggiungere valore" al risultato che una persona otterrebbe dall’eseguire il lavoro individualmente.
Condividere può sembrare scontato ma non lo è! Come dimostrano i dati della ricerca condotta da Megan Reitz, docente di “Leadership & Dialogue” alla Ashridge University e parte del radar Thinker50: l'8% dei dipendenti non condivide ciò che crede potrebbe avere impatto negativo sulla propria organizzazione. Oltre i 3/4 di loro hanno idee che potrebbero migliorare l'azienda in cui lavorano, ma il 40% non le condivide formalmente sul luogo di lavoro non trovando le condizioni favorevoli per farlo.
Nelle aziende, tra i team e le diverse aree le forme di collaborazione sono spesso asincrone: persone e competenze entrano in relazione in tempi diversi anche grazie agli strumenti e alle tecnologie. Uno stile di comunicazione aperto e trasparente crea le condizioni per un confronto e per il feedback, tutti ingredienti utili a fare della condivisione un comportamento caratterizzante a livello organizzativo.
In un contesto di questo tipo le persone risultano ingaggiate, lavorano in autonomia auto-organizzandosi e sanno individuare le informazioni utili di cui hanno bisogno e quelle che possono essere rilevanti per i colleghi e per gli altri team.
Promuovere un dialogo aperto richiede costanza e iterazione. I risultati possono non essere immediati e spesso si devono intraprendere azioni di fertilizzazione per superare la ritrosia e la tendenza a non manifestare apertamente idee e proposte. “Share!” significa liberare energia e idea. Condividiamo per fare delle nostre Organizzazioni dei generatori di impatto e valore.
Offrire lo spazio per fare esercizio di condivisione rappresenta il passo iniziale per un processo di trasformazione incisivo. Sono disponibili numerose ricerche sui numeri di successo e di fallimento dei progetti di trasformazione digitale e sappiamo che tra il 60 ed il 70% delle iniziative si rivelano dei veri buchi nell’acqua. Perché? Perché non si condivide il significato di trasformazione digitale, perché ci si preoccupa troppo spesso ed ancora della tecnologia e non delle persone.
E voi quanto avete condiviso le ragioni del cambiamento? Quanto avete argomentato le scelte tecnologiche? Ma soprattutto avete coinvolto le vostre persone che comprendere insieme quali sono i punti deboli dell’organizzazione? Condividere il perché potrebbe essere il passo decisivo per un processo di trasformazione culturale duraturo che corrisponda alla risposta alle esigenze aziendali e non alla moda del momento.